Industrie alimentari e sostenibilità ambientale. Essiccatori e Analizzatori di umidità

Industrie alimentari e sostenibilità ambientale. Essiccatori e Analizzatori di umidità

Negli ultimi anni il tema della sostenibilità ha guadagnato ampio spazio ed è discusso da media, famiglie e industrie.
A causa dei cambiamenti climatici, infatti, è sempre più frequente sentire parlare di rispetto per l’ambiente e biodiversità.

Ma come si traduce tutto questo a livello aziendale?

I consumatori si limitano a scegliere prodotti biologici, a volte senza l’esatta consapevolezza di cosa scegliere e secondo quali parametri effettuare la scelta.
L’industria agroalimentare ricopre in questo senso un ruolo fondamentale, perché solo partendo dalla correttezza e dall’organizzazione delle imprese si può raggiungere l’obiettivo di immettere sul mercato prodotti sani, e a basso impatto ambientale, educando successivamente il cliente a scegliere consapevolmente.

E prima ancora delle aziende produttrici di cibi e alimenti c’è un mondo fatto di imprese che producono Analizzatori di Processo, sistemi di controllo del ricircolo dell’aria e altri macchinari importantissimi perché arrivi un prodotto sano sul nostro piatto.

Focalizziamo oggi la nostra attenzione sul processo di essiccamento dei cibi, su come avviene e su quali macchinari industriali, in particolari gli analizzatori, vengono utilizzati dalle aziende per far si che il tutto avvenga mantenendo le proprietà nutritive dell’alimento, consumando meno energia e rispettando conseguentemente persone e ambiente.

Cosa sono gli essiccatori e gli analizzatori di umidità

Gli essiccatori, mediante l’utilizzo di aria calda, allontano l’acqua e il vapore dagli alimenti.
I cibi trattati con essiccazione mantengono inalterate le loro funzioni nutrizionali, i loro odori e i loro sapori.

Esistono essiccatori a flusso verticale o orizzontale; le industrie agroalimentari si avvalgono in genere di quelli a flusso orizzontale, in quanto il calore viene distribuito in maniera uniforme su tutti i piani e non avviene la contaminazione tra i diversi prodotti.

Ma l’essiccazione dovrebbe essere prima di tutto sostenibile.
I prodotti alimentari essiccati rappresentano certamente una buona soluzione per portare con sé il cibo ovunque, senza necessità di occuparsi della conservazione in refrigeratori e utilizzando spazi ridotti; è anche un buon modo per avvicinare i più piccoli al mondo della frutta, ma in principio nacquero per la necessità di evitare lo spreco di prodotti di stagione in eccesso, che altrimenti sarebbero stati distrutti.
A questo proposito non avrebbe senso utilizzare macchinari per il processo di essiccazione ad alto consumo e con un impatto ambientale troppo pesante, e le aziende, nel corso degli anni, si sono adoperate affinché le strumentazioni in uso diventassero sempre più performanti in tal senso.

Gli analizzatori di umidità

Nel processo di essiccazione un’importantissima funzione è svolta dagli analizzatori di umidità.
La rilevazione di umidità nei campioni infatti, svolge una funzione di protezione e controllo al fine di evitare errori durante le attività e rovinare le risorse.
In questo modo si avrà la certezza di aver ottenuto il risultato della totale essiccazione e quindi di poter conservare correttamente il prodotto senza che questo possa essere attaccato da muffe e batteri.

Gli analizzatori sono tanto preziosi quanto delicati, e necessitano di sistemi accurati di pulizia e manutenzione effettuati dalle aziende utilizzatrici e, periodicamente, dalle aziende produttrici dei macchinari stessi.

Per avere un’idea delle svariate tipologie di analizzatori in commercio basta andare sul sito www.nirainstruments.com e scoprire così il mondo che c’è dietro le produzioni industriali.

In definita, utilizzando le giuste attrezzature e le corrette tecniche, le aziende ottimizzano le operazioni di produzione ottenendo il risparmio energetico e raggiungendo quanto più possibile la sostenibilità dei sistemi produttivi.

Spesso non ci rendiamo conto che un semplicissimo pacchetto di mele essiccate, o anche un pacco di spaghetti, portano con sé una storia di produzione complessa che parte dalla progettazione e dalla scelta delle materie prime, per poi passare alla lavorazione tramite strumenti sofisticati e all’avanguardia, che a loro volta richiedono esperienza e sapienza nei trattamenti.
Così il buon cibo arriva nelle nostre tavole e viene assaporato semplicemente.

Come consumatori possiamo e dobbiamo informarci sui sistemi di produzione degli alimenti al fine di effettuare scelte consapevoli e di contribuire, nel nostro piccolo, alla sostenibilità ambientale.