Il mondo della marcatura laser sta conoscendo un rapido sviluppo anche per merito dell’integrazione di sorgenti a fibra, che consentono di andare oltre la classica tecnologia dpss con sorgenti Yag. Le sorgenti a fibra rappresentano la generazione più recente della tecnologia a disposizione, con un inedito standard di riferimento nel settore che è destinato a garantire risultati molto significativi. Il vantaggio più consistente che deriva dall’impiego di sorgenti fibra va individuato nella loro eccezionale affidabilità: non a caso esse non richiedono alcun tipo di manutenzione, e assicurano una vita stimata del prodotto intorno alle 100mila ore di marcatura continuata. Da un lato i consumi sono limitati, mentre dall’altro lato i livelli di efficienza sono i più alti che si possano auspicare: sono queste le due facce di una medaglia che contribuisce a velocizzare tutte le applicazioni di marcatura, che diventano molto più rapide anche nel caso in cui vi sia la necessità di provvedere a incisioni profonde.
La facilità di installazione è un altro dei tratti peculiari che contraddistinguono i marcatori laser, i quali possono essere applicati su qualunque genere di sistema integrato. Dalle stazioni di marcatura stand alone alle linee di produzione, passando per i centri di lavoro automatizzati, sono numerosi i contesti che possono trarre beneficio da queste soluzioni. La tecnologia della marcatura laser a fibra, in effetti, permette di compiere un importante salto di qualità rispetto al passato. Il livello di affidabilità che viene assicurato è il più elevato che si possa trovare sul mercato: così, la qualità si coniuga con la resistenza e la longevità.
Le lavorazioni a cui è possibile pervenire sono numerose e di vario genere: è sufficiente caricare delle configurazioni pre-impostate, o intervenire sui parametri del software, per ottenere risultati differenti in base agli scopi che devono essere raggiunti. Proprio per questo motivo, sono molti i materiali che possono essere marcati: il laser si adatta alla perfezione a una vasta gamma di superfici, incluse quelle dei metalli più duri come per esempio il ferro, l’alluminio e l’acciaio, ma anche l’argento e l’oro. Non vanno dimenticate, poi, le materie plastiche: infatti possono essere marcati, tra gli altri, il poliestere, il poliammida, l’ABS e il policarbonato.
In un laser fibra, è la fibra ottica che agisce come risonatore: la densità di energia che viene generata è ottimizzata in base alla frequenza variabile degli impulsi e tenendo conto delle proprietà e delle caratteristiche del materiale che deve essere marcato.