Negli ultimi dieci anni in Italia, nell’ambito del settore sanitario, sono stati fatti grandi passi avanti per quanto concerne l’elaborazione dei dati e delle piattaforme nel circuito sanitario. La tecnologia infatti, è stata ed è di grande aiuto, poiché oltre a permettere ai dati di essere raccolti ed indicizzati, rappresenta uno strumento pratico che consente di analizzare e comprendere questi numerosi dati.
Dai servizi che svolge il big data, ovvero la raccolta di informazioni e la successiva analisi, si possono ottenere risultati in termini di produttività ed efficienza. Quando si parla di innovation technology, infatti, si tende a pensare a qualcosa che sia: rapido sicuro ed affidabile. Ma soprattutto, l’innovazione deve corrispondere ad un servizio, che abbia lo scopo di funzionare meglio di prima.
Questa novità del big data all’interno delle aziende sanitarie, arriva proprio dall’estero, in cui l’archiviazione digitale è ormai sbarcata da diversi anni. Sono proprio le statistiche di ospedali stranieri che dimostrano, come la tecnologia abbia aumentato notevolmente la prevenzione di forme specifiche di epidemie, ed aumentato in maniera evidente la qualità della vita del paziente. Soprattutto, i dati raccolti fanno parte di un sistema coperto da diritti e brevetti, sicuro, ed autorizzato da personale qualificato. L’obiettivo principale è sicuramente quello di raccogliere un elevato numero di dati ed informazioni, che riguardino il paziente, come ad esempio il periodo di vita prima della malattia, l’origine della patologia e gli sviluppi. l vantaggi di questo tipo di archivio sono molteplici:
- rapidità di ottenere informazioni sul tipo di malattia e sulla cura.
- permette anche di fare delle statistiche sul personale impiegato negli ospedali, in modo tale da capire per quali reparti ed ospedali se ne dovrebbe assumere di più.
- Consente di trovare cure specifiche e mirate.
- Migliora la prevenzione e lo stile di vita del paziente, poiché avvisato in tempo.
- La trasmissione dei dati clinici, degli esiti, delle ricette mediche, si eseguirebbe in maniera rapida e telematica.
La soluzione del big data è veramente grande ed indiscutibile. Forse solo adesso il nostro Paese si sta rendendo conto dei vantaggi di costo che potrebbe apportare una volta approdato. Ad una diminuzione di costo, corrisponde il miglioramento dei servizi erogati dalle strutture sanitarie:
- Eliminazione delle liste di attesa per avere una cura da parte del medico o un consiglio.
- Ottenimento degli esami clinici telematicamente senza alcuna necessità di doversi recare personalmente nelle strutture.
- Richiesta dell’assistenza domiciliare immediata.
Se la strada in Italia per raggiungere questo alto livello di organizzazione con i big data è lunga, bisogna riportare la testimonianza di coloro che hanno potuto conoscere molti servizi, che stanno da poco iniziando ad entrare nelle aziende sanitarie. La cartella clinica digitale, ad esempio, è stata già testata in molti ospedali e da molti medici di famiglia. Si sta partendo dunque, da una piccola nicchia che a poco a poco, si allargherà fino ad arrivare a tutto il volume dei dati degli ospedali.
La cartella digitale, permette, di risalire immediatamente ai dati del paziente e di trovare nei propri archivi, patologie e cure corrispondenti. Un concetto simile al big data, che rivoluzionerà il settore e si tradurrà in un beneficio sia per il cittadino sia per il professionista.
Lo stesso meccanismo vale per gli imprenditori commerciali, le aziende ed i grandi istituti di credito. Il settore contabile è infatti ormai obbligato alla fatturazione elettronica (per maggiori informazioni www.gruppocmtrading.it/fatturazione-elettronica/), la quale si sviluppa attraverso determinati software, permettendo la raccolta e l’invio telematico dei documenti in un grande database